02/11/2010

ARTICOLO SU IL DENARO 12 OTTOBRE 2010

ARTICOLO SU IL DENARO 12 OTTOBRE 2010

ARTICOLO SU IL DENARO 12 OTTOBRE 2010 Cinque fratelli e una passione comune: l\\\'amore per il vino. E\\\' questa la sintesi migliore per la storia dell\\\'azienda agricola Telaro di Galluccio, in provincia di Caserta, nata da un\\\'eredità, quella di papà Rosario che, come un prezioso testimone, passa nelle mani di Pasquale, Massimo, Arduino, Luigi e Roberto Telaro. Produttori di vini appartenenti tutti alla Doc Galluccio e dopo aver realizzato una suggestiva struttura agrituristica, i fratelli Telaro, come racconta Massimo, si impongono sui maggiori mercati europei e non solo, arricchendo la già vasta gamma produttiva di distillati, vitigni storici e bollicine. Intanto si guarda al mercato statunitense con un progetto di grande importanza. Se i segni positivi sono tanti e vanno tutti nella direzione di un riconoscimento prezioso nei confronti del proprio lavoro, allora, senza peccare di presunzione, ma solo soddisfatti dei sacrifici ben ripagati, davvero si ha la prova che la strada intrapresa è quella giusta, oltre che vincente. Deve essere infatti questa la sensazione predominante di Massimo Telaro, uno dei cinque fratelli che compongono una vera e propria dinastia legata al vino da un doppio nodo. Il 7 novembre, a Milano, la Falanghina Roccamonfina vendemmia 2009, sarà premiata nella Top Hundred, ossia il premio riservato ai migliori 100 vini d\\\'Italia, in distilleria continua la produzione fervida di grappe, una valente collaborazione fa nascere spumanti a marchio Telaro e intanto si pensa anche al recupero di antichi vitigni. \\\" La nostra Falanghina è stata scelta da Paolo Massobrio e Marco Gatti - racconta Massimo Telaro - la soddisfazione è ovviamente notevole, inoltre siamo la prima distilleria di grappa autorizzata in provincia di Caserta grazie alle grappe distillate da vitigni autoctoni: l\\\'Ara Mundi, realizzata con vinacce di aglianico è realizzata senza che le vinacce rischino di ossidarsi e dunque prelevate e distillate in pochissimi minuti\\\". La collaborazione con l\\\'enologo altoatesino Joseph Reiterer garantisce la produzione di due spumanti, il Tefrite Brut Falanghina e da quest\\\'anno il Sorbello Brut Rosè di Aglianico. \\\"Ma è solo uno dei tanti obiettivi realizzati - aggiunge Massimo Telaro - la collaborazione con l\\\'Università agraria di Portici e con la Rauscedo che produce barbatelle ci ha permesso di recuperare antichi vitigni: ne è un esempio il Bariletta che sarà presentato sul mercato dopo alcune centinaia di anni di assenza\\\". In un momento in cui la crisi ha investito anche le aziende più prestigiose, una strategia aziendale vincente ha permesso all\\\'azienda Telaro, produttrice da ben 14 anni di novello, di non subire neanche un piccolo calo nelle vendite delle 30mila bottiglie prodotte, in chiara controtendenza con il mercato nazionale. \\\" Abbiamo aperto enoteche a marchio Telaro in diversi punti strategici\\\", rivela il titolare. Intanto un progetto in partnership con l\\\'abbazia Casamari di Frosinone, promette una nuova espansione all\\\'estero. \\\"E\\\' un progetto ancora in fieri di cui non posso dire molto, ma che ci sta davvero a cuore - conclude Massimo Telaro - questa abbazia sarà il nostro gancio per una nuova e notevole espansione sul mercato statunitense\\\". www.vinitelaro.it t

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